Prendi Mario, un “bancarellaro” che il sabato mattina se ne sta al mercato con un paio di mutande in testa ed urla: “Donne, non vergognatevi della pancia, mia moglie è messa peggio di voi, ma non diteglielo. Ci sono tutte le taglie e vengono quanto un’offerta in chiesa”.
Ecco, succede esattamente questo su Facebook: il bancarellaro ha appena scritto la parte testuale post, aggiunto il visual e cliccato pubblica. Adesso arriva il momento di scontrarsi con le 3 fasi del temutissimo algoritmo di Facebook, l’Edge Rank: Affinità, Portata e Decadenza di un post. Tutto stabilito dalle reaction, i commenti, le condivisioni degli utenti e i click al sito.
Se il messaggio che ha lanciato il nostro amico Mario è simpatico, spalleggiato da una grafica o un video ammaliante, ma soprattutto è comprensibile a tutti, le signore incuriosite dovrebbero avvicinarsi e toccare qualsiasi cosa. Esattamente come fanno i neonati.
Ecco che arrivano: alcune sono già lì, con la dentiera stampata in faccia, ad immaginare di indossare quel vestito a la “Sagra dello Gnocco” il sabato successivo (?). Altre soddisfatte e “gamificate” acquistano (❤️). Poi ci sono quelle che “spiegano” tutte le maglie, fanno apprezzamenti (??), ma non comprano e quelle che, senza peli sulla lingua dicono che i tessuti non sono di qualità (?).
Oltre alle notifiche delle reaction, incominciano ad arrivare anche quelle dei commenti, dove le potenziali clienti chiedono maggiori informazioni:
- Mi scusi, quanto viene questo capo?
- Ha una taglia in più di questo modello?
- Se ripasso sabato prossimo lo trovo anche blu?
Il bancarellaro, da solo, riesce anche ad offrire un ottimo servizio di “Customer care”: risponde a tutte le domande delle signore con calma e sangue freddo. Ad un certo punto, una di loro deve rivolgergli una domanda un po’ imbarazzante. Così lo chiama in un angolino appartato e mettendo una mano sulla bocca per coprire il labiale, sussurra qualcosa nell’orecchio dell’ambulante, compiendo così l’azione “Invia un messaggio” (privato), che troverà risposta in brevissimo tempo.
La stessa signora, soddisfatta dell’indiscrezione e dall’esauriente risposta ricevuta, consiglia la bancarella ad alcune amiche con il suo stesso problema, invitando così a seguire e a mettere “Mi piace” alla pagina aziendale di Mario.