Ieri sera, passando del tempo avanti a Photoshop a giocare a “Umori, Frasi e Colori” con alcune mie foto, ragionavo su quanto spesso accettiamo per vero ciò che vogliono farci vedere, sentire e provare sulla nostra pelle, chi orchestra un messaggio ad hoc da veicolare attraverso canali di comunicazione. Su quanto sia semplice manipolare e all’occorrenza rivoluzionare o ribaltare la natura di un istante, bello o brutto che sia!
Facciamo un esampio con due versioni e due messaggi diversi per lo stesso scatto fotografico, dove la foto originale, e quindi quella reale, non è presente:
Messaggio 1
“Al calar della sera, il sole tramonta creando un effetto cristallino sul filo dell’acqua e ricoprendo il Monte Conero di un velo magico”
Messaggio 2
“Con il calar della sera, le tenebre si affacciano sul Monte Conero, il mare diventa impetuoso e il vento ulula fra gli alberi come un lupo”
Questi sono solamente due stupidi esempi che, tuttavia, fanno riflettere su quanto sia facile influenzare lo stato d’animo di un essere umano. Solamente scrivendo specifiche parole e modificando i valori di contrasto e di colore di una fotografia, riusciamo a solleticare la mente o a inquietarla.
Senza farci prendere troppo dal panico, pensiamo a cosa i “potenti” sono capaci di fare con messaggi, notizie e comunicazioni propagandistiche di impatto sociale ben più grandi e importanti. A questo aggiungiamo dati e statistiche (anche loro modificabili), ingenti spese economiche in mass media e il gioco è fatto!
La causa di conflitti d’interesse, pregiudizi o addirittura guerre, spesso non è quella che vogliono farci credere: la realtà è una sola ma non si vede, le persone la interpretano in maniera differente in relazione al “packaging contestuale” che le viene realizzato attorno. I fatti vengono mostrati e raccontati affinchè la loro percezione da parte di qualcuno vada a vantaggio di qualcun altro! Riflettiamo. La realtà è una sola ma non si vede!